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Luna Rossa, comunicato ufficiale

La sfida di Luna Rossa per la America’s Cup edizione 34, lanciata attraverso il Circolo della Vela Sicilia di Palermo, è stata accettata dal Golden Gate Yacht Club, ovvero da Larry Ellison e Oracle. Per Patrizio Bertelli e le sue Luna Rossa è la quarta volta: come il barone Bich con i suoi France, altro indomito e appassionato personaggio. E, va detto, decisamente meno bravo anche se importante per l’evento, sua l’invenzione delle regate di selezione sfidanti poi divenute Louis Vuitton Cup. Ma la notizia forte, sulle intenzioni di Bertelli ormai non c’erano più dubbi, è che Luna Rossa e Emirates Team New Zealand, più volte protagonisti di sanguinosi duelli, faranno molta strada insieme perché sfrutteranno in pieno la possibilità offerta dal Protocollo di condividere il design. Per Luna Rossa significa all’istante entrare in possesso delle esperienze fatte dal team neozelandese in molti mesi dedicati alla progettazione, i nostri insomma non partono da zero. Un “regalo” che presuppone una forte contropartita. Una parte sta nella possibilità, preziosa anche per i kiwi che intuiscono di non poter battere da soli gli americani, di progredire più rapidamente insieme soprattutto nelle prove e allenamenti in mare. Luna Rossa infatti aprirà presto una base a Auckland per gli allenamenti comuni, l’accordo è di collaborare fino a dicembre 2012. Dice Patrizio Bertelli: “Sono certo che la collaborazione di Luna Rossa con Emirates Team New Zealand darà ottimi risultati, consentendo a entrambi i team uno sviluppo più rapido ed efficace sia sul piano tecnico che sul piano sportivo. La scelta del Circolo della Vela Sicilia come yacht club sfidante è anch’essa significativa: ritengo infatti importante, in un momento come questo, sottolineare l’unità del nostro paese anche sul piano culturale e sportivo”. Le norme previste per la nazionalità di costruzione sono abbastanza labili e relative al minimo consentito a restare nelle richieste del famoso Deed of Gift, dunque in Italia saranno costruiti gli scafi del catamarano Ac 72 e tutto il resto(strutture e completamenti) sarà fatto in Nuova Zelanda sfruttando il cantiere già operativo. Le prime due barche dei team sarannno identiche in tutto, i kiwi prevedono un secondo scafo. Per Luna Rossa non ci sono intenzioni chiare, ma è chiaro che la possibilità di un secondo scafo resta aperta, soprattutto se ai 40 milioni chiesti a Prada se ne potranno aggiungere altri di altri sponsori. E’ giusto pensare che a Luna Rossa sia stato richiesto anche un corrispettivo economico (per esempio il valore della seconda barca che ETNZ forse non avrebbe potuto costruire con il suo budget). E’ difficile dare un valore al design, soprattutto in questo caso, perché comunque mancherebbe il tempo per poter lavorare in maniera produttiva, anche con uno stuolo di ingegneri e scienziati. I neozelandesi lavorano al progetto da quando sono note le regole, più di un anno, e sono sostanzialmente pronti a iniziare la costruzione.  Varare prima degli altri è sempre stato un punto fermo della loro filosofia, certi che sviluppare e mettere a punto la barca è meglio che usare il tempo per il design. Nella potenziale merce di scambio resta da tener presente la buona industria aeronautica italiana, da cui possono venire dati utili per l’ala rigida, che al momento è ancora molto acerba. L’ala di Stars & Stripes 88 era quasi più complessa di quella di BMW Oracle, che ha puntato più che altro sulle giuste proporzioni. 
Luna Rossa e Emirates sono stati leali avversari sia nel 2000, quando The Silver Bullet (soprannome della barca targata Prada) vinse le regate di selezione e si presentò come sfidante, sia nel 2007, quando erano di fronte per la finale sfidanti a Valencia. Team New Zealand è sostenuto da un appassionato imprenditore italiano, Matteo De Nora che ha propiziato questo accordo con Bertelli. De Nora ha interessi in Nuova Zelanda, dove risiede alcuni mesi l’anno.   Grant Dalton, skipper dalla tempra molto dura, offre una chiave interessante per leggere questo accordo: “La collaborazione con Luna Rossa rappresenta per noi un ulteriore passo verso l’obiettivo, a lungo termine, di dare al nostro team anche un ruolo di fornitore di tecnologie e servizi di altissimo livello,con lo scopo di sottolineare l’eccellenza e la competenza neozelandese nel campo della nautica”. Per Luna Rossa, che inizierà subito a regatare con il catamarano piccolo AC 45 nelle World Series il comandante, la notizia non è ancora ufficiale, è Max Sirena, un veterano che ha partecipato anche alla sfida vincente di Bmw Oracle del 2010 come responsabile dell’ala.