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Due vittorie “azzurre”

Nel quarto giorno del Louis Vuitton Trophy di Auckland le due barche italiane incassano non senza sofferenza due vittorie importanti. Per Azzurra significa il secondo posto in classifica dietro la intoccabile New Zealand mentre per Mascalzone Latino Audi Team significa tenere aperta la regata. Per lui infatti chiudere la giornata con un solo punto era molto pericoloso. Azzurra correva nel terzo match del giorno, dopo che Emirates Team New Zealand aveva battuto bene, e come potrebbe essere diversamente, la barca franco tedesca All4One per 26” e Team Origin consludeva davanti a Aleph con due minuti e 11 secondi complice una penalità conquistata in partenza. Per una collisione tra le due barche in partenza Aleph è stata anche penalizzata di un punto in classifica.

Azzurra scendeva in campo ancora una volta intimorita dal vento sostenuto, l’avversario era Artemis di Paul Cayard e Terry Hutchinsons, coppia temibile che infatti ha sostanzialmente vinto la partenza e controllato molto bene gli italiani nella prima bolina. Il vantaggio degli svedesi, 44”, poteva essere sufficiente a girare la boa con tranquillità e iniziare a navigare verso il cancello di poppa. Invece a bordo della barca svedese si scompongono: il tangone casca in acqua e viene trascinato verso poppa, si schianta sulle sartie e trascina il gennaker sotto la barca. Artemis a quel punto è ferma, non può navigare e Azzurra la sorpassa a tutta velocità. Gli svedesi non possono fare altri che ritirarsi mentre Azzurra porta a casa un punto prezioso. Il commodoro dello Yacht Club Costa Smeralda Riccardo Bonadeo dice: “E’ un punto importante, ci serve e ce lo teniamo… ma a noi non piace davvero vincere così, per abbandono”. Resta la sensazione che a bordo della barca italiana ci sia qualcosa da mettere a punto, la bolina era stata tutta in “controfase”, anche nella terza regata contro All4One è stato un errore non aver usato il vantaggio delle mure a dritta.

Nella quarta regata Mascalzone Latino Audi team ha incontrato i russi di Synergy. In partenza Karol Jablonky, come altre volte, è riuscito a conquistare la posizione che voleva mentre Mascalzone cercava di spingerlo oltre la linea in anticipo. La manovra non gli è riuscita e agli italiani è toccato partire in ritardo, costretti a inseguire. A metà bolina Jablonsky concede un inspegabile regalo alla barca italiana, che può “scambiare” e portarsi a navigare a destra. La posizione le servirà un paio di incroci dopo per inchiodare i russi oltre la layline e portarli in boa con un ritardo di una ventina di secondi. I russi tentano di riaprire la regata lungo il lato di poppa ma non ci riescono neanche quando sulla barca italiana l’ammainata del gennaker non riesce e la grande vela resta avvolta sul genoa. Per Mascalzone Latino Audi Team con il guidone del Challenger of Record, il Club Nautico Roma, è la seconda vittoria, con soddisfazione nel team italiano. “Una vittoria importante – dice Flavio Favini – In partenza abbiamo tentato di spingerlo oltre la linea ma è stato bravo a rimanere dentro, e noi abbiamo pagato con il ritardo sulla linea . Poi abbiamo navigato meglio nella prima bolina e abbiamo sfruttato bene l’opportunità che ci hanno lasciato quando siamo andati sulla destra… oggi essere a destra era oro”.

Nelle regate del quinto giorno Azzurra incontrerà i padroni di casa di Emirates Team New Zealand, mentre a Mascalzone Latino Audi Team tocca Artemis.