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To glory we steer

Larry Ellison, Russell Coutts, James Spithill, l’equipaggio di Bmw Oracle con gli italiani Matteo Plazzi alla navigazione e Simone De Mari all’albero sono saliti sul loro trimarano in una mattina di bonaccia totale, forti dell’incoraggiamento delle famiglie e di un plotone di appassionati svegli all’alba. Nella base americana i respirava festa ma anche un forte senso di responsabilità. Come se vincere questa Coppa America sia una sorta di necessità, per la Coppa e lo sport. Gli americani insomma si sentono ancora una volta esportatori di democrazia, sentono Alinghi molto più di un avversario da battere: è un vero nemico. Qualcuno dice che Larry ed Ernesto in realtà si sentono tutte le sere su skype, come due ragazzini. Ma non sembra vero. Nel loro rapporto si è davvero rotto qualcosa. Ellison ha fatto male a non partecipare alla conferenza stampa degli armatori, lasciando il palcoscenico a Ernesto Bertarelli.
Gli svizzeri sono calmi, sicuri, sperano nella bonaccia più totale per sfruttare il loro cat. E il vento sembra davvero poco, almeno per il primo giorno.