Bmw Oracle ha stravinto la prima regata della 33 Coppa America, finalmente iniziata al largo di Valencia, in pezzo di mare così lontano dalla costa che non si distinguevano i confini della città. Una delle inutili scelte fatte per rendere il gioco più difficile ma anche noioso. Il trimarano americano portato da James Spithill ha battuto con agilità e facilità Alinghi dimostrandosi più veloce in tutte le condizioni. L’ala rigida, che sembra quella ingigantita di uno Spitfire, il caccia da guerra che ha scritto la storia dell’aviazione, spinge sempre. Di bolina, di poppa, contro vento o in favore del vento. Pochi si aspettavano una superiorità così netta, insomma quasi tutti credevano che ci fosse più equilibrio, che si fosse un vento con il quale Alinghi poteva vincere e che tutto il gioco fatto finora fosse per dargli un vantaggio. Mancano ancora due regate, mancano ancora forse (speriamo di no) altre udienze presso la Corte Suprema di New York ma il trimarano corre come una palla di cannone e sembra difficilmente battibile. Gli americani insomma hanno fatto lezioni di tecnologia e velocità. A chi gli chiedeva dopo dieci anni di Coppa come si sentiva Ellison ha detto “in realtà questo è il mio primo vero giorno di Coppa”. Ha ragione nelle sue avventure non ha mai passato le selezioni. La partenza di Bmw Oracle è già stata uno spettacolo: è entrato nel box in piena velocità e ha somministrato una penalità ad Alinghi che non poteva scappare e ha tentato di difendersi in dial up, la manovra tipica dei monoscafi che nessuno pensava di vedere. In quei minuti l’unica incertezza della barca americana, che è rimasta ferma, è dovuta tornare dietro la linea e ripartire. Ma lungo la bolina lunga venti miglia (una quarantina di chilometri) ha raggiunto e superato Alinghi che non è mai risucito a navigare con la stessa sicurezza. Incertezza su chi timonava davvero: Ernesto Bertarelli o il francese Alain Gautier, un esperto di alta velocità? Ogni tanto lo scafo che dovrebbe restare per aria tocca l’acqua e rallenta la barca. Quando gli svizzeri provano ad adeguare le vele e l’assetto non cambia nulla, gli altri continuano a giocare al gatto con il topo. Adesso sono tutti ad aspettare domenica per la seconda regata e chiudere la pratica per ricominciare a sperare in una edizione 34 senza litigi e con tanti sfidanti. Come una volta insomma. Oggi arriva a Valencia Vincenzo Onorato che con il Club Nautico Roma potrebbe essere il Challenger del Golden Gate Yacht Club. Il suo avvocato Alessandra Pandarese è qui dall’inizio della manifestazione. Anche Bruno Trouble, che ha inventato la Louis Vuitton Cup è stato a lungo nella base di Bmw Oracle e non ha fatto mistero di tifare americano. Altre indiscrezioni danno quasi sicura una nuova edizione a Valencia, già attrezzata per ospitare la Coppa.

Che palle questa Coppa America! Dopo tutti quei noiosi match race da legulei ora che sono in acqua non riescono a regatare perché hanno pure sbagliato la stagione.
Dal match race siamo passati al match delle du ball….

Alinghi e Bmw Oracle sono usciti in mare questa mattina, attorno alle otto e mezzo. Guardandolo da terra il mare è liscio, il vento appena rafficato in calo. Potrebbe insomma essere anche un giorno di regata vera. La partenza è prevista per le dodici e sarebbe un evento atteso da molti. Intanto però la sala stampa si sta svuotando a favore delle Olimpiadi di Vancouver. Perfino diretti interessati come il neozelandese Grant Dalton sono volati a dar supporto alle squadre nazionali e a vedere i “Games”. Insomma, l’attesa non fa bene alla vela, e sempre sempre più chiaro che tutta questa attesa è fatta per proteggere la fragilità di Alinghi. E’ arrivato l’equipaggio di Mascalzone Latino Audi Team, che inizia gli allenamenti in vista degli impegni del Louis Vuitton Trophy di Auckland con il timoniere Gavin Brady. In un primo tempo le autorità marittime avevano negato agli yacht IACC il permesso di allenarsi, per non disturbare le regate della Coppa, ma poi il divieto è rientrato visto che non c’è sostanziale sovrapposizione tra i due campi.

Nella foto l’off dock di Alinghi, sullo sfondo Rising Sun di Ellison entrato ieri in porto.