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Luna Rossa protesta

Luna Rossa ha protestato Iain Murray, direttore di regata, e preme per una udienza della Giuria Internazionale entro la prima regata. Emirtes Team New Zealand aveva già depositato una protesta simile e l’udienza è stata fissata dopo la prima regata in programma, ovvero il giorno 8. E’ abbastanza chiaro che non si può regatare nell’incertezza delle regole che imporrebbero delle modifiche ai timoni e alla loro posizione.
Le nuove regole firmate unilateralmente da Murray, è l’accusa, in nome della sicurezza modificano invece il regolamento di stazza delle barche, cambiando la maniera di realizzare i timoni che finora dovevano essere costruiti in maniera asimmetrica perché dovevano restare nella larghezza massima della barca. Questo ha comportato difficoltà nel design e nella struttura dell’asse, sottoposta a carichi particolari.
Rendere gli elevatori (le pinnette che stanno sotto la pala) simmetrici significa che possono sporgere di più e diventare pericolosi, perché chi eventualmente casca in mare può essere facilmente colpito.
Perché introdurre questa norma? Oracle secondo Max Sirena ha costruito la seconda barca pensando già a una modifica della regola sui timoni. Secondo i kiwi anche Artemis trae vantaggi da questa regola. Finora Oracle barca non ha dimostrato di poter navigare in foiling con un assetto stabile, questo mentre i kiwi hanno imparato a strambare senza perdere la condizione di “volo”, con un vantaggio notevole. Artemis invece dopo la rottura della prima barca vive nel caos più totale e Paul Cayard appare sempre più isolato all’interno del team. Al di la delle scelte progettuali fatte all’inizio che hanno portato verso uno scafo non foiling poi modificato, le critiche verso di lui sono anche riguardo l’organizzazione generale, con il ritardo che appare eccessivo e non coerente con quanto successo nel varo della seconda barca. Correndo all’indietro verso il 2000 quando Paul fu il grande nemico della prima Luna Rossa, bisogna ricordare che anche allora la sua seconda barca arrivò con un certo ritardo e scese in acqua senza una messa a punto adeguata. Da una parte la mancanza di fondi e dall’altra la voglia di allungare i tempi del design erano alla base della situazione. I difetti che aveva nell’attrezzatura di coperta (uno erano gli stopper dei bracci spi a pedale, che con vento forte lasciavano scorrere la cima che gli sono costati almeno una regata) sono stati determinanti nel risultato finale contro la più “rodata” Luna Rossa.

Tutto questo succede mentre ormai un coro di commenti vorrebbe il ritorno della Coppa in Nuova Zelanda con regole più “fair”. E ovviamente la mente corre al paragone con la Coppa 2007, criticata per gli stessi motivi, ovvero la voglia del defender di imporre le sue regole quando e come voleva, ma che a questo punto appare “migliore” di questa, dove queste iniziative vengono prese con grossolana superficialità e non con un tentativo di essere credibili.

In fondo il risultato non cambia, purtroppo, e la America’s Cup sta perdendo il suo patrimonio di credibilità e leggenda. Le radici della situazione attuale affondano nell’edizione 2007 da cui si è usciti  con una cruda e inutile disputa legale, dunque senza una volontà comune che avesse come comune denominatore i valori sportivi.

Il comunicato di Luna Rossa:

San Francisco, 2 luglio 2013 – Oggi il team Luna Rossa Challenge 2013 presenterà una protesta alla Giuria Internazionale della 34^ America’s Cup chiedendo l’annullamento delle regole introdotte dal Direttore di Regata venerdì 29 Giugno (Regatta Notice 185 e 189). Luna Rossa considera che, pubblicando questi documenti, il Direttore di Regata abbia sfacciatamente violato i regolamenti che reggono la 34^ America’s Cup, eccedendo la sua giurisdizione e la sua autorità. Come è universalmente noto, uno dei pilastri fondamentali di qualunque America’s Cup è il Regolamento di Classe, regolamento che viene proposto dal Defender ed è accettato dai challenger al momento in cui lanciano la sfida. Queste regole possono essere cambiate unicamente con il consenso unanime dei team concorrenti (Art. 4 del Regolamento di Classe degli AC72), come è successo per oltre una dozzina di emendamenti introdotti durante questa Coppa. Questa è una garanzia fondamentale a tutela dei diritti dei challengers. Lo scopo di questa norma è di impedire al Defender – o a qualunque terzo – di cambiare le regole del gioco improvvisamente e/o unilateralmente, come il Direttore di Regata sta tentando di fare in questo caso: il suo è un chiaro tentativo di mettere fuori stazza la nostra barca, a soli pochi giorni dall’inizio delle regate, con la scusa della sicurezza. Luna Rossa è assolutamente favorevole all’introduzione di nuove e più severe norme di sicurezza (ha votato in favore di 35 delle 37 Raccomandazioni del Direttore di Regata), ma le regole relative ai timoni, agli elevatori dei timoni nonché al maggior dislocamento non hanno nulla a che vedere con la sicurezza; il loro unico effetto e la loro sola ragione di essere è quello di aumentare la velocità e le performance della barca. Luna Rossa ha anche chiesto alla Giuria di programmare l’udienza a una data precedente alla prima regata dei Round Robin (Luna Rossa contro Emirates Team New Zealand), in calendario il 7 Luglio. Come è stato sottolineato durante la conferenza stampa di Alameda il 17 Maggio, Luna Rossa è desiderosa di regatare nella 34^ America’s Cup, nel rispetto dei regolamenti che la governano, ma non accetterà nessuna imposizione contraria alle regole vigenti nel momento in cui ha lanciato la sfida.

Ecco un buon articolo di VSail

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