Game Over. Due parole che sintetizzano bene i dieci anni di presenza in Coppa di Ernesto Bertarelli e dei suoi Alinghi. Ha vinto la Coppa nel 2003 usando l’anima di Team New Zealand Russel Coutts. Ha difeso nel 2007 e ha perso nel 2010 contro l’americano Larry Ellison e il suo Bmw Oracle in due regate secche. Gli ameriani hanno allestito una barca più rapida ma hanno anche fatto scelte più ragionevoli. Ernesto Bertarelli ha totalizzato in due partenze al timone due penalità, un primato raro a questo livello, il massimo, di regata, mentre il talentuoso James Spithill ha fatto le cose con prudenza. Nella seconda regata il francese Alain Gautier si è finalmente impadronito del timone dimostrando che almeno di bolina il catamarano svizzero può anche stare davanti al trimarano. Ma ovviamente non è bastato.
Sir Michael Fay, neozelandese inventore dello squadrone della vela che ancora domina i mari, che per la edizione del 1988 aveva allestito contro gli americani una sfida simile Coppa America ed è stato battuto dal catamarano con vela alare Stars & Stripes non ha mezze misure: “è quello che si merita, la prima volta ha vinto male (si riferisce al furto di velisti a suon di dollari) poi ha organizzato una difesa debole. Spero per lui che non torni”. Vincenzo Onorato, che con il Club Nautico Roma è il primo challenger dice di peggio “è la fine di una lunga notte, un periodo nero per la Coppa America”. La energia che si riversa contro Bertarelli, prima i giornalisti spagnoli e poi tanti velisti, lo rendono più simpatico, forse umano. Eppure al suo arrivo era sembrato una ventata di nuovo in un mondo un poso troppo vissuto, dove le famose “giacche blu” inondavano dei loro rituali demodè lo sport. Adesso ci sarà una sorta di restaurazione e il ritorno al formato concordato per il 2003 da Luna Rossa con una commissione degli sfidanti, che Bertarelli non aveva mai voluto. Con l’arrivo di Onorato, vecchio amico dello skipper americano Russel Coutts, tornerà con ogni probabilità lo sponsor principale Louis Vuitton per la gestione degli eventi prima della Coppa, di cui quasi certo uno a Napoli, dopo quello che sarà alla Maddalena in maggio, o comunque in Italia. Bmw Oracle ha mostrato una sicurezza incredibile, da citare gli italiani nel team, che sono tra i pochissimi ad aver vinto la Coppa, dopo Cicco Rapetti e Lorenzo Mazza con Alinghi. Sono Matteo Plazzi navigatore, Simone De Mari pitman (aiuto prodiere) e nel tema design e gestione Max Sirena, Mario Caponnetto e Francesco Binetti Pozzi.
Si può discutere se sia stato Ellison a vincere o Bertarelli a perdere…. Un po’ delle due cose. A Bertarelli resteranno molti rimpianti, forse soprattutto quello di non aver voluto accettare le numerose mediazioni proposte e le aperture agli sfidanti per un evento dove non fossero solo comparse. Oppure di non aver pensato al trimarano, convinto che il suo catamarano Black 41 con cui corre sul lago di Ginevra sia il meglio degli oggetti naviganti per andare forte.

Nella foto il timoniere Alain Gautier, forse se avesse timonato dall’inizio le velocità potevano essere più vicine

La Coppa America torna negli Stati Uniti, era partita nel 95 dopo la vittoria di Team New Zeland adesso Larry Ellison con il suo Bmw Oracle ad ala rigida la riporta a casa. Il team americano ha vinto due regate fantastiche con i colori del Golden Gate Yacht Club di San Francisco dove sarà custodita lasciando l’avversario molto lontano. Ad Ernesto Bertarelli, defender sconfitto con Alinghi, restaranno molti rimpianti per come ha gestito questa ultima sfida. Si pensa già al futuro e il primo degli sfidanti per l’edizione 34 è il Club Nautico Roma con Mascalzone Latino di Vincenzo Onorato che ha firmato un protocollo d’intesa per la prossima edizione. Da definire assieme agli altri sfidanti barche e formato e tempi. E’ surreale l’atmosfera di sollievo che si respira nel mondo della Coppa. Michael Fay, che nell’88 è stato battuto dagli americani con una barca simile ha tifato Bmw Oracle e ha detto “è giusto così: Bertarelli l’ha vinta male, ha organizzato la difesa male e adesso la perde. Lo merita”.

Il cielo di Valencia è carico di nuvole, le previsioni raccontano che i prossimi giorni la Spagna sarà coperta dalla neve e da tempo rigido. Insomma, tutti incrociano le dita perchè oggi sia l’ultimo giorno della 33 Coppa America. La Coppa dopo 15 anni torna in America, anche se il campo di regata della prossima edizione potrebbe restare in Europa. I bauli delle Bmw che sono in dotazione al team americano straboccano di Veuve Clicquot di ogni misura. Vincenzo Onorato e l’avvocato Alessandra Pandarese sono invitati sul Rising Sun per siglare, in caso di vittoria, il nuovo Protocollo che govenrerà la edizione 34 dalla Coppa. Prima di Mascalzone sono stati Challenger of Record Azzurra e Luna Rossa. Le previsioni e le indiscrezioni della vigilia dicono che sarà un documento molto vicino a quello delle edizioni 30 e 31, per il momento non è stabilita le la barca ne la sede delle regate che comunque potrebbe essere Valencia, già attrezzata. Ci sono delle linee di principio per una gestione molto aperta sostanzialmente con un Comitato degli Sfidanti che dialogherà con il Defender. E’ probabile che venga ripetuta l’esperienza degli Act, con almeno due tappe in Italia. Ma quando? Se si lavora a una nuova classe tra quattro anni.