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Kiwi a un punto dal trionfo

La fine della Coppa America edizione 34 è molto vicina. Emirates Team New Zealand ha vinto alla grande la regata numero undici spazzando via tutte le nubi che le ultime belle prove di Oracle avevano alzato sul cielo della Coppa e di San Francisco. La capacità di modificare la barca, di trasformarla fino ad avvicinare le prestazioni dei neozelandesi è stata una bella impresa, che ha anche innervosito il campo kiwi, incrinando un poco la loro sicurezza. Ma non basta a rimontare l’8 a 1 di fronte a un equipaggio così solido. Ieri Dean Barker, che nel 2000 è stato il più giovane timoniere a vincere la Coppa, ha letteralmente dominato James Spithill in partenza e per il resto della regata il tattico Ray Davies non si è fatto intimidire dalle medaglie al collo del collega Ben Ainslie. E’ stata una regata vera, combattuta fino all’ultima boa dove quasi raggiunto Barker ha sfoderato una manovra da match racer vero impedendo all’avversario di prendere la posizione di interno in boa ingaggiato, la poppa era stata favorevole agli americani, che avevano rimontato un ritardo di oltre 300 metri fino ad arrivare a poppa dei kiwi che hanno navigato risparmiando le strambate, solo sei. Gli anni di allenamento insieme si vedono, il leader Grant Dalton 56 anni che non mollano le maniglie dei verricelli, arriva a fine giornata senza energie: pilastro solido del team sarà presto un eroe nazionale come lo è stato l’amico nemico Peter Blake, che prima di lui nel 95 ha portato New Zealand alla vittoria. Hanno navigato insieme attorno al mondo prima di separarsi e ormai le vittorie di Grant superano quelle di Peter. Le scuole, ormai è quasi una settimana di festa per la Coppa, erano chiuse in tutta la Nuova Zelanda e negli attimi del via immaginiamo un solo respiro per tutta la nazione davanti allo schermo. Al contrario, sono pochi quelli che a San Francisco hanno sostenuto la barca americana che dovrà fare il conto delle ferite e degli errori fatti. Purtroppo è andata delusa la speranza che fosse davvero l’ultimo giorno di questa lunga e combattuta Coppa America, la seconda regata del giorno è stata cancellata per eccesso di vento quando Dean aveva già fatto polpette del nemico. Insomma a quanto pare la festa è solo rimandata di un giorno, o forse due.James Spithill, un poco abbattuto in conferenza stampa, ha però trovato la forza di opporsi ancora una volta a chi critica la formula dei catamarani volanti: “per il pubblico è necessaria una rieducazione, il nostro sport è cambiato e gli va spiegato”.
Intanto è pronto l’accordo tra i kiwi e Luna Rossa, che sarà il Challenger of Record, ovvero il primo sfidante. I due team avranno la responsabilità di costruire la nuova edizione della Coppa America e anzi di più, assicurarle un futuro meno effimero, più solido, più sportivo. Poche informazioni sulla barca che verrà scelta, con una prevalenza del ritorno a un monoscafo veloce, mentre appare obbligata la scelta della data: estate australe 2017, vale a dire selezioni sfidanti nel novembre dicembre 2016 e regate della Coppa nel febbraio successivo. Troppo presto l’anno prima se si lavora con barche di una nuova formula, ci sarebbero pochi mesi per raccogliere le sfide e costruire le barche, e soprattutto c’è il pericolo che si sovrapponga alle Olimpiadi brasiliane.